Nei locali della sezione l’assemblea per discutere il risultato elettorale è stata affollata, partecipata, sentita.
Dopo l’apertura di Enrico Sabri, Julian Colabello e Flavia Piccoli Nardelli, gli interventi sono stati numerosissimi e hanno spaziato dalla rivendicazione delle buone leggi che il partito è riuscito a far passare, alla critica netta sia per non essere riusciti ad essere convincenti sui provvedimenti attuati, sia per averne tralasciati altri ugualmente importanti, specie quelli orientati ad una maggior equità sociale.
Più voci si sono espresse per la necessità di una riflessione coinvolgente e costruttiva a tutti i livelli sui temi fondanti del partito e quindi per la necessità di un congresso anticipato.
Le posizioni sull’opportunità di essere all’opposizione sono state preponderanti, ma articolate in vario modo. Le posizioni possibiliste su una qualche forma di coinvolgimento hanno comunque ribadito la necessità del mantenimento di punti qualificanti.
Non sono mancati interventi che hanno provato ad infondere ottimismo sostenendo che la nostra epoca va veloce e le cose possono cambiare in poco tempo: il PD potrebbe trovarsi presto in una situazione diversa e per questo è necessario mantenere e far crescere la mobilitazione degli iscritti e favorire le nuove iscrizioni.
Ad assemblea sciolta, molti hanno espresso la necessità e la voglia di aumentare le occasioni di confronto interno.