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La visione dei recenti interventi televisivi della Gabanelli su TG La7 e di Report del 30/3 ha amaramente confermato il mio più grande timore e cioè che a distanza di 75 anni dall’ultima guerra mondiale ancora una volta in Italia chi è in prima linea deve affrontare una difficilissima sfida fornito di “suole di cartone” e che la povera Sanità Italiana, in teoria la migliore del mondo, sia in realtà una delle più sprovviste di mezzi e risorse a livello europeo grazie ai “tagli lineari” effettuati.

In tale contesto il mio quesito è se la difficile riduzione dei casi di contagio ed il conseguente rinvio della ripresa della normale attività economica e sociale derivi principalmente dallo scarso senso di disciplina dei connazionali o piuttosto sia essenzialmente connessa al fatto: che il sistema sanitario è in sostanziale collasso, che le comunità di soggetti a rischio (immunodepressi, case di cura, ospizi, conventi, etc.) non sono state adeguatamente protette e che gli strumenti sanitari ora disponibili non permettono di acquisire un esauriente ed indispensabile quadro epidemiologico.

Grazie mille per il disturbo

Carlo Gabrielli

PD Balduina Changed status to publish 1 Aprile 2020